I Nuovi Criteri Ambientali Per Gli Appalti In Edilizia, Arredo, Tessile – ReMade in Italy

Pubblicati in Gazzetta ufficiale i Criteri ambientali minimi obbligatori per gli appalti pubblici nei settori dell’arredo, dell’edilizia e del tessile, con decreto del Ministero dell’Ambiente 11 gennaio 2017 (Gazzetta ufficiale del 28 gennaio 2017, n. 23).
L’applicazione dei Criteri ambientali minimi (CAM) è resa obbligatoria dall’articolo 34 del nuovo Codice Appalti (Dlgs. 50/2016) ai sensi del quale le pubbliche amministrazioni devono includere nelle procedure di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali in questi contenute.

Per quanta riguarda in particolare il tema delle certificazioni ambientali, è importante segnale che il Ministero dell’Ambiente (Direzione GPP e Certificazioni ambientali), ha recepito le impostazioni del Codice degli Appalti, ed in particolare quelle espresse nei suoi articoli 69 e 82, ai sensi delle quali solo le certificazioni dotate del massimo grado di attendibilità e accreditate possono svolgere la funzione di mezzo di presunzione della conformità dei criteri ambientali fissati. Tale requisito generale è espresso, per ogni documento riportante i criteri ambientali minimi per i diversi settori disciplinati, nel paragrafo iniziale denominato “Oggetto e struttura del documento”.

–> Si segnala GPP Magazine del Ministero dell’Ambiente, Focus Certificazioni ambientali.


CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER LA FORNITURA E IL SERVIZIO DI NOLEGGIO DI ARREDI PER INTERNI
(aggiornamento del decreto ministeriale del 22 febbraio 2011)

Quali categorie riguarda Tutti i tipi di arredi per interni, es. mobili per uffici pubblici e arredi scolastici, destinati a tutti gli usi, oggetto di acquisti pubblici (ad esempio: mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura), prodotti con materiali e processi produttivi a ridotto impatto ambientale.
Soglia di applicazione Le stazioni appaltanti sono tenute ad introdurre nei documenti di gara per le “per la fornitura e il servizio di noleggio di arredi per interni”, le specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite nel presente documento di “criteri ambientali minimi” per almeno il 50% dell’importo a base d’asta (art. 34 Codice Appalti). Per favorire una gestione più agevole della disposizione normativa, il decreto consiglia, in particolare nel caso di appalti di servizi, di prevedere l’introduzione almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali, per l’intero valore a base d’asta e di tener conto dei criteri ambientali “premianti” per la valutazione e l’aggiudicazione delle offerte).

CRITERI AMBIENTALI MINIMI

Sostenibilità e legalità del legno (3.2.6) Per gli articoli costituiti di legno o in materiale a base di legno, o contenenti elementi di origine legnosa, il legname deve provenire da boschi/foreste gestiti in maniera sostenibile/responsabile o essere costituito da legno riciclato.
Certificazioni FSC® Recycled, FSC® mixed, PEFC RecycledTM, Remade in Italy® o equivalenti.
Plastica riciclata (3.2.7)

Se il contenuto totale di materiale plastico (escluse le plastiche termoindurenti) supera il 20 % del peso totale del prodotto, il contenuto medio riciclato delle parti di plastica (imballaggio escluso) deve essere almeno pari al 50 % peso/peso.

Certificazioni Remade in Italy®, Plastica Seconda vita o equivalenti.
Imballaggio (3.2.12)

L’imballaggio (primario, secondario e terziario) deve essere costituito da materiali facilmente separabili a mano in parti costituite da un solo materiale (es. cartone, carta, plastica ecc) riciclabile e/o costituito da materia recuperata o riciclata. Gli imballaggi in plastica devono essere identificati conformemente alla norma CR 14311 “Packaging – Marking and material identification system”.

Certificazioni FSC® Recycled, PEFC RecycledTM, Remade in Italy® o Plastica Seconda Vita o equivalenti.

 


CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L’AFFIDAMENTO DI SERVIZI DI PROGETTAZIONE E LAVORI PER LA NUOVA COSTRUZIONE, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI PUBBLICI
(aggiornamento del decreto ministeriale del 24 dicembre 2015)

Quali categorie riguarda Appalti di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri.
Soglie di applicazione Le stazioni appaltanti inseriscono nei documenti di gara per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri, tutte le specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite nel presente documento per il 100% del valore a base d’asta. Inoltre, in base al medesimo articolo, il presente documento è da tenere in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (art. 34, Codice Appalti).

CRITERI AMBIENTALI MINIMI

Criteri comuni a tutti i componenti edilizi (2.4.1)
Materia recuperata o riciclata (2.4.1.2) Il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali utilizzati per l’edificio, anche considerando diverse percentuali per ogni materiale, deve essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati. Di tale percentuale, almeno il 5% deve essere costituita da materiali non strutturali.
Certificazioni • Una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025;
• una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che attesti contenuto di riciclato come Remade in Italy®, Plastica Seconda Vita o equivalenti;
• una autodichiarazione ambientale di Tipo II conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità.

Criteri specifici per i componenti edilizi (2.4.2)

Calcestruzzi confezionati in cantiere, preconfezionati e prefabbricati (2.4.2.1) I calcestruzzi usati per il progetto devono essere prodotti con un contenuto minimo di materiale riciclato (secco) di almeno il 5% sul peso del prodotto (inteso come somma delle singole componenti). Al fine del calcolo della massa di materiale riciclato va considerata la quantità che rimane effettivamente nel prodotto finale.
Certificazioni • Una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025;
• una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che attesti il contenuto di riciclato come Remade in Italy® o equivalenti;
• una autodichiarazione ambientale di Tipo II conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità.
Laterizi (2.4.2.2)

I laterizi usati per muratura e solai devono avere un contenuto di materiale riciclato (secco) di almeno il 10% sul peso del prodotto.
I laterizi per coperture, pavimenti e muratura faccia vista devono avere un contenuto di materiale riciclato (secco) di almeno il 5% sul peso del prodotto.
Al fine del calcolo della massa di materiale riciclato va considerata la quantità che rimane effettivamente nel prodotto finale.

Certificazioni • Una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025;
• Una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che attesti il contenuto di riciclato come ReMade in Italy® o equivalenti;
• Una autodichiarazione ambientale di Tipo II conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità.
Sostenibilità e legalità del legno (2.4.2.3)

Per materiali e i prodotti costituiti di legno o in materiale a base di legno, o contenenti elementi di origine legnosa, il materiale deve provenire da boschi/foreste gestiti in maniera sostenibile/responsabile o essere costituito da legno riciclato o un insieme dei due.

Certificazioni FSC® Riciclato, FSC® misto, Riciclato PEFCTM o ReMade in Italy® o equivalenti.
Ghisa, ferro, acciaio (2.4.2.4)

Per gli usi strutturali deve essere utilizzato acciaio prodotto con un contenuto minimo di materiale riciclato come di seguito specificato in base al tipo di processo industriale:
– Acciaio da forno elettrico: contenuto minimo di materiale riciclato pari al 70%.
– Acciaio da ciclo integrale: contenuto minimo di materiale riciclato pari al 10%.

Certificazioni • Una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma ISO 14025;
• Una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che attesti il contenuto di riciclato come ReMade in Italy® o equivalenti;
• Una autodichiarazione ambientale di Tipo II conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità.
Componenti in materie plastiche (2.4.2.5)

Il contenuto di materia prima seconda riciclata o recuperata deve essere pari ad almeno il 30% in peso valutato sul totale di tutti i componenti in materia plastica utilizzati. Il suddetto requisito può essere derogato nel caso in cui il componente impiegato rientri contemporaneamente nelle due casistiche sotto riportate:
1) abbia una specifica funzione di protezione dell’edificio da agenti esterni quali ad esempio acque meteoriche (membrane per impermeabilizzazione)
2) sussistano specifici obblighi di legge relativi a garanzie minime di durabilità legate alla suddetta funzione.

Certificazioni • Una dichiarazione ambientale di Tipo III, conforme alla norma UNI EN 15804 e alla norma
ISO 14025;• una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che attesti il contenuto di riciclato come ReMade in Italy® o Plastica Seconda Vita o equivalenti;
• una autodichiarazione ambientale di Tipo II conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità.
Murature in pietrame e miste (2.4.2.6)

Per le murature per opere di fondazione e opere in elevazione il progettista deve prescrivere l’uso di solo materiale di recupero (pietrame e blocchetti).

Tramezzature e controsoffitti (2.4.2.7) Le lastre di cartongesso, destinate alla posa in opera di sistemi a secco quali tramezzature e controsoffitti, devono avere un contenuto di almeno il 5% in peso di materie riciclate e/o recuperate.

Specifiche tecniche del cantiere (2.5)

Materiali usati nel cantiere (2.5.2) I materiali usati per l’esecuzione del progetto devono rispondere ai criteri previsti nel cap. 2.4.
Certificazioni L’offerente deve presentare la documentazione di verifica come previsto per ogni criterio contenuto nel cap. 2.4.

Clausole contrattuali (2.7)

Oli lubrificanti a base rigenerata (2.7.4.2) Oli che contengono una quota minima del 15% di base lubrificante rigenerata.
Certificazioni • Il Marchio Ecolabel UE o equivalenti;• Una certificazione di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità che
attesti il contenuto di riciclato come ReMade in Italy® o equivalente.

 


CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER LE FORNITURE DI PRODOTTI TESSILI
(aggiornamento dei CAM per l’acquisto di prodotti tessili, decreto 22 febbraio 2011)

Quali categorie riguarda Per prodotti tessili si intendono:
• capi di abbigliamento (quali divise da lavoro, camici, uniformi);
• prodotti tessili per uso in ambienti interni (tendaggi, biancheria da tavola, biancheria da letto,
asciugamani, tappezzeria) composti per almeno l’80% in peso da fibre tessili lavorate a telaio,
non lavorate a telaio, lavorate a maglia;
• dispositivi di protezione individuale.
Soglie di applicazione I criteri ambientali della sezione “specifiche tecniche”, devono essere integralmente riportati o richiamati nella documentazione tecnica di gara o nella richiesta d’offerta, sia per le gare sopra che sotto la soglia di rilievo comunitario, per almeno il 50% del valore a base d’asta (nel decreto, comunque si raccomanda l’applicazione per l’intero valore di gara, al fine di evitare disparità).

CRITERI AMBIENTALI (PREMIANTI)

Prodotti preparati per il riutilizzo, contenuto di fibre tessili riciclate (4.2.4) Si assegna un punteggio pari a X ai prodotti tessili, con i requisiti prestazionali conformi a quanto in indicato nel criterio 4.1.7 “Durabilità e caratteristiche tecniche” (o altrimenti indicate nel capitolato d’appalto) e con caratteristiche estetico funzionali equivalenti a un prodotto nuovo di fabbrica, che siano derivanti da operazioni di preparazione per il riutilizzo o costituiti da tessuti riciclati.
Certificazioni Global Recycle Standard, Remade in Italy®, o equivalenti.

Fonte: www.remadeintaly.it 29/01/17

Per eventuali info contattate i nostri consulenti qualificati ReMade in Italy allo 0519916708