Diversi casi di polmonite sono stati registrati a settembre al confine fra Lombardia ed Emilia-Romagna, e almeno una dozzina sono correlati al “morbo del legionario”. Si tratta della forma più pericolosa di infezione causata dai batteri della legionella che colpisce l’apparato respiratorio.
Le legionelle sono normalmente presenti nei bacini d’acqua, la pericolosità per l’uomo dipende dalla loro concentrazione: quando cresce, il rischio di infezione aumenta. La condizione ideale di crescita si ha con temperature collocate fra 20 e 50 gradi, quelle che tipicamente si raggiungono all’interno degli impianti termici di climatizzazione invernale ed estiva dei condomini.
Le linee guida nazionali per la prevenzione e il controllo della legionellosi, aggiornate nel 2015, non forniscono riferimenti specifici relativi all’obbligo di effettuare delle analisi specifiche, ma la responsabilità delle verifiche sull’impianto è generalmente del proprietario, mentre nel caso di edifici in locazione è l’inquilino; nel caso di impianti centralizzati è l’amministratore di condominio; nel caso di edifici di soggetti diversi dalle persone fisiche è l’amministratore delegato o il proprietario.
D’altra parte è indicato che, nelle strutture abitative condominiali con impianto idro-sanitario centralizzato, l’amministratore di condominio è tenuto ad informare e sensibilizzare i singoli condomini sull’opportunità di adottare le misure di controllo.
In tale attività S&M Advisors può dare supporto per individuare la corretta procedura e fornire la consulenza tecnica adeguata, anche in merito ad una valutazione specifica del rischio legionella che è obbligatoria per le strutture turistiche e ricettive.